eucalipto-Elba
Ho amato moltissimo l’albero.Abituata a quelli dei miei monti,faggi,betulle soprattutto,l’eucalipto forse l’ho scoperto più per il profumo delle sue bacche,che per il suo tronco.Però,quando con il mio tele ho fotografato più volte la corteccia,è stato come scoprire un mondo nuovo:mare,ciei azzurri,lo stormire delle foglie,queste lunghe chiome mosse,un concerto di colori e suoni.Questo succede con molti alberi,ma l’eucalipto ha la corteccia che muta nei colori,nelle forme e si rinnova spesso lasciandola come riccioli di una chioma tagliata,a terra,pronta per essere raccolta e tenuta come scultura senza niente dover fare.Mi ha acompagnato spesso lo stupore per certi viola,rossi,colori imprevedibili,tanto da osservare se proprio non c’era nessun intervento,ma no,quella era la natura così,come a volte non sappiamo osservare.Ecco allora che le foglie diventano in questo quadro, un vestito che avvolge un dritto tronco che non ha nè fine nè inizio,in un silenzio di un pomeriggio d’agosto.